G7: Furlan (Cisl), governare rivoluzione digitale con formazione e dialogo

Roma, 29 settembre 2017. “Abbiamo proposto in questo G7 del lavoro di rimettere al centro delle scelte il tema della crescita e del lavoro. Abbiamo attraversato un periodo terribile soprattutto in Occidente per una crisi che ha travolto milioni di posti di lavoro nella nostra Europa. E’ evidente che dobbiamo mettere regole laddove sono state tolte in modo particolare nei mercati finanziari affinchè non avvenga più quello che è successo e che ha determinato più fame e più povertà”. Lo ha detto a margine del G7 del lavoro in corso a Venaria la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Chiediamo ai Governi di rimettere al centro il lavoro di qualità e le tutele dei lavoratori: questo è il vero tema che va affrontato tutti assieme governi e parti sociali. Abbiamo bisogno attraverso la contrattazione di gestire la quarta rivoluzione industriale mettendo al centro il ruolo, il protagonismo e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Non possiamo assolutamente permetterci che in un futuro ormai prossimo ci siano nuovi esclusi con l’applicazione delle nuove tecnologie. Quindi vanno valorizzati gli aspetti contrattuali in modo particolare quelli che fanno riferimento alla formazione che diventerà indispensabile. E ci sarà bisogno anche di ripensare la distribuzione ed organizzazione del lavoro, mettendo al centro l’uomo e la donna del lavoro”. “La discussione sul Futuro del Lavoro dovrebbe essere saldamente basata sui Principi di una Giusta Transizione – considerando la dimensione regionale e quella settoriale – per garantire che i lavoratori non debbano pagare il costo dell’adeguamento alla Prossima Rivoluzione della Produzione ed alla digitalizzazione delle nostre economie, nonché ai cambiamenti climatici ed alle politiche di crescita ecocompatibili”. Si legge nella dichiarazione congiunta di tutti i sindacati che partecipano al vertice dei 7 paesi più industrializzati. “Ai Ministri del G7 si chiede d’individuare principi ed azioni concrete per garantire una distribuzione equa dei vantaggi derivanti dalle economie globalizzate e digitalizzate”.