Lombardia: Regione, recuperare potenzialità della struttura Albertini Vanda

Milano – “Stiamo seguendo con molta attenzione e preoccupazione l’evoluzione della vicenda che riguarda la struttura Albertini Vanda di Agra. Una struttura che oggi ospita circa 50 persone con 54 operatori e che oggi rischia di chiudere solo a causa delle scelte della proprieta’. Sulla contrattualizzazione dei posti, la posizione ufficiale di Regione Lombardia e’ sempre stata molto chiara e univoca. Oggi, in un contesto evoluto della legge regionale 23/2015 e alla luce delle possibilita’ che la legge sta aprendo a tutte le strutture sul territorio, siamo pronti a valutare una possibile valorizzazione delle attivita’ che questa struttura potrebbe offrire”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia in merito alla notizia della chiusura dell’ Rsa Albertini Vanda di Agra (Varese). “La vicenda dell’Albertini Vanda – ha spiegato – desta molte preoccupazioni per le possibili ricadute di carattere occupazionale a livello locale e di risposta sociosanitaria alle necessita’ del territorio che soddisfaceva. La struttura rappresenta per Regione Lombardia un presidio di particolare interesse in quanto collocata in un comune montano, all’ingresso di una valle caratterizzata da difficolta’ di accesso e di servizi. Da qui l’attenzione alla struttura, quale elemento di prossimita’ per i soggetti fragili residenti in un contesto disagiato quale quello montano”. “Gia’ in una comunicazione in Giunta del 2015 – ha aggiunto l’assessore – si era progettato per la struttura un percorso di sperimentazione di un Centro multiservizi montano per la persona. In questi anni, la proprieta’ dell’Albertini Vanda invece di aderire alle proposte di Regione, con grossi rischi di impresa, ha preferito seguire altre strade non compatibili con le attuali regole di contrattualizzazione. Si’ e’ quindi concentrata su percorsi giudiziari che, con riguardo alla fase cautelare, si sono conclusi lo scorso 13 settembre con un’ordinanza del Tar di Milano che ha rigettato le richieste di contrattualizzazione dei posti letto”. Conclusa la fase una struttura come quella della Albertini Vanda potrebbe sicuramente aprirsi a nuove possibilita’ a favore del territorio, offrendo un servizio flessibile e di prossimita’, strada che si e’ in piu’ occasioni prospettata. “Oggi – hanno concluso i due assessori regionali – ci auguriamo che la chiusura della vicenda giudiziaria da un lato, e le possibilita’ che la legge 23/2015 offre dall’altro, consapevoli della particolarita’ del territorio montano in cui opera l’Albertini Vanda, possano portare ad un dialogo ed un confronto differente, vedendo sicuramente Regione Lombardia disponibile a rispondere, anche in modo innovativo, ai bisogni peculiari del territorio”.