Bonini (Cgil): torniamo a fare sindacato di strada

Milano – “Troppa scrivania. Dico ai sindacalista: tornate sulle strade”, dice il segretario della Camera del lavoro di Milano, Massimo Bonini al Corriere Della Sera. “Dobbiamo tornare a fare il sindacato di strada. Va bene la scrivania, giusto parlare anche di politica, però…”. Il segretario generale della Camera del Lavoro, Massimo Bonini, è arrivato quasi due anni fa con il compito di rinnovare. Ma lui per primo riconosce che non basta il ringiovanimento anagrafico (abbondantemente compiuto in corso di Porta Vittoria) per far cambiare pelle al sindacato. E così, alla vigilia della stagione autunnale, storicamente vivace, manda un messaggio forte. Bonini, qual è lo stato di salute del suo sindacato? “La Cgil di Milano svolge un lavoro enorme, prezioso per tantissimi lavoratori e anche perla città e le sue istituzioni”. Però…? “Però accanto a tanti sforzi individuali e organizzativi per adeguarci ai cambiamenti, restano lentezze e resistenze che dovremmo superare per affrontare un mondo del lavoro sempre più sbriciolato, dalle palestre agli spazi di coworking. Dobbiamo ragionare non più soltanto sulle tutele collettive ma anche sulla somma delle tutele individuali”. Cosa dovrebbe fare un sindacalista? “Non riesco a non pensare al sindacato delle origini e a Giuseppe Di Vittorio che andava nei campi a cercare i braccianti uno per uno. Ciascuno di quei lavoratori era solo e si è trovato un sindacalista che gli è andato incontro. Ma oggi non ci troviamo in una situazione analoga, con i molti che lavorano in completa solitudine o in situazioni molto frammentate? Quindi bisogna andare a cercarli e portare loro diritti che spesso ignorano. Da parte mia spero di riuscire a portare avanti l’idea di una Camera del Lavoro mobile per rispondere ai bisogni e alle domande direttamente sul territorio”.