FederModaItalia-Comune Milano: Borghi, no a contraffazione e abusivismo

Milano – In occasione della Vogue Fashion’s Night Out For Milano, domani 14 settembre FederModaMilano (Confcommercio Milano) e Federazione Moda Italia, assieme al Comune di Milano (Assessorato alla Sicurezza) ripropongono in piazza San Carlo (corso Vittorio Emanuele II), il “Gazebo anticontraffazione” con una novità rispetto alle precedenti edizioni: si parte dalle 10 del mattino fino alla chiusura dell’evento. Obiettivo comune dei promotori, con il qualificato supporto della Polizia Locale del Comune di Milano, è quello di sensibilizzare i consumatori a non acquistare prodotti contraffatti, accrescendo attenzione e consapevolezza verso i potenziali rischi alla salute e gli enormi danni creati al sistema delle imprese e alla collettività. Per il presidente di Federazione Moda Italia e Federmodamilano, Renato Borghi: “Abusivismo e contraffazione danneggiano in maniera più che palese la società, il sistema delle imprese e lo Stato stesso, con la sottrazione, tra l’altro, di un importante gettito fiscale. Anche quest’anno partecipiamo al fianco del Comune di Milano, in un’occasione di festa per la moda e la città, per riconfermare il nostro impegno nella lotta contro l’illegalità”. Domani al Gazebo anticontraffazione verranno distribuiti: il vademecum di Federazione Moda Italia “Compri falso? Ma lo sai che…” con i dieci consigli pratici per far comprendere le conseguenze di un incauto acquisto (non ultime le sanzioni che possono arrivare fino a 7mila euro); l’opuscolo realizzato dalla Camera di Commercio di Milano con Federazione Moda Italia-Confcommercio dal titolo: “Falso, contraffazione, abusivismo, il buco nero del mercato”. Il mercato dei prodotti contraffatti sottrae quasi 2,2 miliardi di euro all’anno soltanto nel settore del fashion, con una percentuale del 32,5% sull’intero fatturato del falso, pari a oltre 6,9 miliardi di euro annui. L’impatto sull’occupazione riguarda 100 mila posti di lavoro ed ammontano a quasi 5,7 miliardi di euro le mancate entrate fiscali. Negli ultimi otto anni, la Lombardia, con Milano in testa, si colloca al secondo posto per numero di sequestri (dopo il Lazio e prima di Campania, Puglia e Toscana) e per valore stimato della merce sequestrata (dopo il Lazio e prima di Campania, Toscana e Puglia).