Farmindustria: Lombardia leader negli investimenti

Milano – “La Lombardia e’ la prima regione farmaceutica in Italia e in Europa per numero di addetti. Assorbe circa la meta’ degli occupati del settore nazionale con 28mila unita’ piu’ 18mila nell’indotto, seguita dal Lazio con 16mila occupati piu’ 6mila dell’indotto”. Questi i dati pubblicati in una Nota dal sito www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it , dati che riprendono quanto scrive il Rapporto sugli indicatori farmaceutici di Farmaindustria (giugno 2017). “La Lombardia e’ leader italiana anche per investimenti in ricerca e sviluppo, che ammontano a 400 milioni di euro, e per numero di occupati del settore, con 3mila unita’
su un totale dell’industria farmaceutica italiana di 6.200- prosegue la Nota -. E’ seconda regione per l’export dei prodotti farmaceutici, che vale quasi 5 miliardi di euro su un totale
nazionale di 21 (al primo posto il Lazio con 7,6 miliardi”. “La leadership lombarda nell’occupazione e laziale nell’export si ripropone anche nella classifica delle province italiane. Milano e’ in testa per il maggiore numero di addetti – affermano i dati – seguita da Monza-Brianza (5° posto) e Varese (6°), mentre per le esportazioni il capoluogo lombardo, con un fatturato di 3,1 miliardi, si posiziona seconda dopo Latina (4 miliardi)”. “Il settore della farmaceutica si conferma trainante per l’economia italiana: il Bel Paese e’, infatti, il secondo produttore farmaceutico nell’Unione Europea, dopo la Germania, con il 26% della produzione totale e il 19% del mercato, ma prima per l’incremento delle esportazioni (+52% in volume e +18% a valore negli ultimi sei anni). Dati – appunta la Nota – che confermano la qualita’ e l’innovazione dei prodotti italiani del farmaco. L’Italia, dal 2010 al 2016, si posiziona al primo posto anche per crescita della produzione industriale (+13%) e produttivita’ (+19%)”. “Importante internazionale dell’industria del farmaco italiana e’ stato supportato dalla scelta delle imprese di investire risorse significative in ricerca e sviluppo, con un’accelerazione del 20% negli ultimi tre anni. Le imprese italiane del settore investono in R&S il 17% del valore aggiunto, 12 volte la media nazionale: 1,5 miliardi di euro nel 2016, il 7% del totale degli investimenti del Paese. Buone le prospettive anche per l’anno in corso: da gennaio ad aprile, rispetto allo stesso periodo del 2016, l’occupazione e’ cresciuta del 2,7%, la produzione del 4,7% (la media manifatturiera e’ dell’1,5%) e l’export del 14% (la media manifatturiera e’ del 7%)”, conclude la Nota.