Lombardia: Regione, inceneritori brucino prima i nostri rifiuti

Milano – “Come piu’ volte denunciato anche in fase di discussione di questo scellerato provvedimento, l’intero sistema delineato dall’art. 35 del decreto Sblocca Italia, approvato a fine 2014 dal Governo Renzi contrasta enormemente con la pianificazione regionale e con l’interesse dei cittadini lombardi. L’apertura ai rifiuti extraregionali sta mettendo a
repentaglio il ciclo di gestione dei rifiuti della nostra regione”. Con queste parole, l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, ha annunciato l’invio di una lettera al Ministro dell’Ambiente Galletti. “Nel corso del 2016 – ha spiegato – nei termovalorizzatori lombardi, e’ stato incenerito un quantitativo di rifiuti speciali che ammonta a 1.100.000 tonnellate a cui si somma un analogo quantitativo di rifiuti urbani provenienti dai comuni lombardi. Ai rifiuti speciali appartengono anche quei rifiuti che decadono dal trattamento dei rifiuti urbani (ossia quei rifiuti che derivano da attivita’ di recupero e smaltimento), prodotti in Regione e non piu’ recuperabili e che necessitano di essere gestiti prioritariamente negli impianti regionali, nel rispetto del ciclo di gestione del rifiuto individuato dal nostro Piano regionale”. “Ammonta infatti a 387
mila tonnellate il quantitativo di rifiuti speciali, derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani – ha ricordati l’assessore Terzi – conferito nel 2016 negli impianti Lombardi. Ben 134.000 tonnellate di questi, circa il 35 per cento del totale del ritirato, provengono da 10 diverse regioni con quantitativi prevalenti per Campania e Lazio. Mi preme evidenziare proprio
come, nell’ultimo periodo, a seguito anche del nuovo quadro normativo nazionale, sia stato registrato un massiccio ricorso agli inceneritori lombardi da parte di altre regioni, disattendendo, tra l’altro, anche la previsione di bacinizzazione dei flussi per macroarea prevista dalla rete nazionale degli inceneritori impostaci dal Governo”. “In Lombardia – ha concluso Terzi – abbiamo 13 impianti di incenerimento che rispondono appieno al fabbisogno dei lombardi. Vorremmo dismettere quelli meno performanti per non insistere su un territorio come il nostro che, nel corso degli anni, ha gia’ richiesto moltissimi sacrifici ai nostri cittadini. La strada deve essere questa: siamo lombardi, smaltiamo solo i rifiuti dei lombardi! La nostra politica ha portato a importanti risultati che possono essere certamente presi a esempio come modello virtuoso di gestione dei rifiuti a livello regionale. Non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro”.