Osservatorio Fim Cisl: crolla la cassa integrazione, ripresa non decolla

Milano – Crolla l’utilizzo della cassa integrazione nelle aziende metalmeccaniche lombarde, ma la ripresa stenta a decollare. E’ quanto emerge dal 43° Rapporto dell’Osservatorio sulla crisi e l’occupazione, presentato a Milano. Promosso dalla Fim Lombardia, l’Osservatorio rileva sistematicamente i dati nelle circa 7.000 aziende industriali e con oltre 550.000 lavoratori della regione. L’elemento più significativo che emerge dall’analisi dei dati del 1° semestre 2017 è una forte contrazione delle imprese coinvolte da situazioni di crisi. Il numero è calato del 16,83% rispetto allo scorso semestre e del 51,80% rispetto allo stesso periodo del 2016. La cassa integrazione straordinaria ha registrato un calo del 62,96% rispetto a secondo semestre 2016, con 2.090 lavoratori interessati contro 5.642. In calo del 47,2% le aziende coinvolte. Più lieve (-11,6%) il calo del cassa ordinaria (11.644 lavoratori contro 13.178). Complessivamente, sono state 509 le aziende e 14.744 i lavoratori che nel 1° semestre di quest’anno sono stati coinvolti da processi di crisi e resta alto il numero dei licenziamenti, anche se in calo rispetto al secondo semestre 2016 (1.010 contro 1.901). Negli ultimi due anni il numero dei lavoratori licenziati tocca quota 6.965, confermando il persistere della crisi e la deresponsabilizzazione di diverse aziende rispetto all’impatto sociale. Quanto all’impatto della crisi sui territori, le aree più coinvolte nel semestre sono Milano (31,84%), Bergamo (18,96%) e Brescia (14,13%). Seguono Varese, Brianza e Lecco con, rispettivamente, il 9,63%, 8,28% e 5,54%. Queste aree vedono la presenza di insediamenti industriali importanti, sia nei comparti tradizionali che in quelli innovativi del settore metalmeccanico, con una presenza cospicua sia di grandi imprese di livello nazionale e internazionale, mentre le imprese medie-piccole sono storicamente radicate in tutti i territori.