Bonomi: Assolombarda, presto gli Stati Generali del credito

Milano – “Dobbiamo avere tutti un obbiettivo comune: lavorare per costruire le migliori condizioni per una rinnovata competitività del nostro territorio e del Sistema Paese” – ha affermato Carlo Bonomi Presidente di Assolombarda a margine della presentazione del rapporto Banca d’Italia “L’economia della Lombardia”, tenutasi quest’oggi presso la sede di Assolombarda. “Oggi tra i principali nodi da sciogliere c’è il tema del credito, perché sia motore e non freno allo sviluppo. Per affrontare questo nodo in modo fattivo e concreto propongo di organizzare il prossimo autunno qui in Assolombarda gli Stati Generali sul credito: imprese, banche, fondi e istituzioni insieme, con serietà e trasparenza, per condividere le politiche del futuro.” “Abbiamo il dovere di lavorare intensamente insieme. Perché quando sistema produttivo, politica, istituzioni e società civile si muovono coerentemente e insieme, la velocità di crescita è massima.” “In un periodo in cui il sistema bancario italiano sta attraversando una fase di forte criticità, avere un’autorità di vigilanza seria, credibile e riconosciuta, come Banca d’Italia, è per noi motivo di tranquillità ed è per questo che non va assolutamente delegittimata”. “L’analisi tracciata da Banca d’Italia coincide con la nostra. Nel 2016 è proseguita la crescita della Lombardia. Rispetto a questo quadro, i dati ad oggi disponibili ci indicano, per la prima parte del 2017, un’accelerazione della crescita: l’export lombardo ha registrato nel primo trimestre 2017 un +8,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. E gli occupati, nella fascia 15-64, sono 145 mila in più rispetto al primo trimestre 2008, a fronte di una popolazione in crescita di 111 mila unità.” “Dati positivi, dunque. Molto però resta ancora da fare. I gap da recuperare in Lombardia rispetto al pre-crisi sono ancora importanti: i prestiti bancari, ad esempio, si attestano a -14%; i fallimenti d’impresa, seppur in calo, sono ancora doppi in numero assoluto; e gli investimenti fissi lordi registrano un -24,3%.” “Infine, dal nostro osservatorio costantemente aggiornato con i principali motori d’Europa, emerge chiaramente un ritmo di crescita differente che distanzia la nostra regione dai capifila europei. A titolo d’esempio, il PIL della Catalogna è cresciuto, nel 2014-16, del 9,6%, contro il 2,8% della Lombardia; e la nostra regione è ancora sotto i livelli pre-crisi del -3,3% rispetto alla Baviera che è sopra del +15%.”