Milano – L’accordo tra Airbnb, Comune di Milano e le associazioni Refugees Welcome Italia e Comunità di Sant’Egidio, fa parte di un programma internazionale che punta a fornire ospitalità a 100mila persone in tutto il mondo. I proprietari degli alloggi messi in rete nel mercato degli affitti turistici da Airbnb possono aderire all’iniziativa caritatevole e ospitare i rifugiati. Infatti la piattaforma per la condivisione di case e stanze lancia a Milano l’iniziativa ‘Open Homes Rifugiati’, un portale nel portale che ha l’obiettivo di mettere in contatto le persone pronte a ospitare gratuitamente chi scappa dalla guerra o dalla fame con le associazioni del territorio che seguono i migranti. “E’ facile sentirsi impotenti di fronte alle grandi sfide globali come quella dei rifugiati – dice Joe Gebbia, co-fondatore di Airbnb – ma ci sono azioni che chiunque di noi può fare e che possono fare la differenza. Il semplice atto di aprire la propria casa per poche notti può cambiare la vita a una persona che ha dovuto lasciarsi tutto alle spalle”. Sarebbero già un centinaio, a Milano, gli host disponibili ad accogliere migranti.