Bioeconomia: assemblea del cluster Spring

Milano – La bioeconomia è al centro della conferenza di Spring, il cluster nazionale della chimica verde, questa mattina in Camera di commercio. Tra i temi del dibattito: gli strumenti per le imprese, la normativa, le iniziative di sostegno, con un intervento del Miur a supporto dei cluster nazionali. Secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, tocca le 53 mila imprese, +33% in cinque anni con 436 mila addetti. Un settore trainato dalla crescita delle grandi città: Milano con 4 mila imprese, Roma con 3 mila, Torino con 2 mila. È Bolzano a segnare la maggiore crescita in cinque anni, col raddoppio delle imprese, oggi a quota 1848. Pesa la Lombardia con quasi 50 miliardi di fatturato sui 200 in Italia, di cui 35 concentrati a Milano. I dati sono al primo trimestre 2017, confrontato con lo stesso periodo del 2016 e del 2012. Catia Bastioli, presidente del Cluster Spring ha detto: “La bioeconomia è sempre più centrale per uno sviluppo della nostra economia seguendo le tecnologie più avanzate e allo stesso tempo rispettoso dell’ambiente e in sinergia con le componenti territoriali. È necessario porre le basi di una nuova cultura attraverso azioni di informazione e divulgazione Ci vogliono nuove regole e norme che garantiscano l’applicazione dei criteri ambientali esistenti e che ne definiscano altri, sfidanti, rispettati e misurabili”. Per Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano: “La Camera di commercio ha una attenzione costante per l’ambiente ed offre alle imprese strumenti di competitività che possano allo stesso tempo tutelare la vivibilità del nostro territorio, come le proposte della “Green know how community”. Il Cluster Tecnologico Nazionale della “Chimica Verde” Spring – Sustainable Processes and Resources for Innovation and National Growth, a cui partecipa Federchimica, si pone l’obiettivo di incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie in Italia attraverso un approccio olistico all’innovazione, volto a rilanciare la chimica italiana sotto il segno della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. L’intento è quello di stimolare la ricerca e gli investimenti in nuove tecnologie, in costante dialogo con gli attori del territorio, e di perseguire i più recenti orientamenti dell’Unione Europea nel campo della bioeconomia.