Assolombarda: lavoro interinale, il manifatturiero traina domanda (1)

Milano – Il 2017 comincia nel segno del manifatturiero. Nel periodo gennaio-marzo 2017, infatti, le richieste raccolte dalle Agenzie per il Lavoro nel territorio della Città Metropolitana di Milano e nelle province di Monza Brianza e Lodi sono cresciute del 5% rispetto allo stesso periodo del 2016 (in linea con il +4% rilevato nell’ultimo trimestre del 2016). Un aumento trainato dalla domanda di figure inserite in processi produttivi manifatturieri: conduttori di impianti (5,8%), operai specializzati (4%), personale non qualificato in aziende industriali, che da solo rappresenta il 20,5% della domanda. E dopo due trimestri contraddistinti dal segno meno, torna a crescere anche la richiesta di tecnici, che da sola vale quasi il 25% del totale, mentre quella di addetti al commercio (36,4%) registra per la prima volta dal 2014 un calo (-7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Assolombarda, realizzata in collaborazione con le Agenzie per il Lavoro, che monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori in somministrazione formulata dalle imprese alle agenzie. A tre anni dal suo avvio, il primo numero del 2017 registra alcune significative novità. Infatti si allarga a 12 il panel delle Agenzie per il Lavoro, che forniscono le informazioni sulle richieste di lavoratori in somministrazione (Ad Adecco Italia, Gi Group, Manpower, Men At Work, Quanta Italia, Randstad Italia e Umana, si sono aggiunte Etjca, In Job, Lavoropiù, Life In e Synergie). Inoltre, a seguito dell’adozione da parte dell’Associazione Industriale Bresciana (AIB) del modello di rilevazione previsto dall’indagine, l’analisi è stata estesa anche alla provincia di Brescia con il risultato di avere un maggior grado di copertura del mercato della somministrazione e un quadro più completo delle tendenze in atto. Relativamente alla provincia di Brescia, per la prima volta rilevata dall’Osservatorio, si evidenzia una ancor più accentuata richiesta nel settore manifatturiero con il 20,5% di domanda per i conduttori di impianti, il 37% per i non qualificati e il 12,8% per gli operai specializzati (che, complessivamente, pesano un terzo dei lavoratori richiesti dalle imprese bresciane alle Agenzie per il Lavoro). Sulle figure riconducibili alle famiglie professionali di tecnici (5,6%) e impiegati esecutivi (5,1%) si concentra invece quasi l’11% della domanda, mentre gli addetti al commercio ne assorbono quasi il 20%.