Lavoro: Amazon, firmato il primo accordo sindacale

Milano – Dopo una lunga trattativa, presso i locali della Filt Cgil Milano-Lombardia si è raggiunto un primo accordo per le aziende di trasporto merci della filiera del Colosso dell’E-Commerce Amazon. La protesta iniziata con lo sciopero e il presidio dei cancelli di Amazon di Origgio da parte dei lavoratori delle aziende, del consorzio e delle cooperative operanti negli stessi, organizzati dalla Filt Cgil, ha portato i suoi frutti. La condizione degli impianti della filiera Amazon è infatti di diffusa irregolarità, fino ad oggi non erano riconosciute le ore di straordinario, la piena applicazione del Contratto Nazionale della Logistica e del Trasporto Merci, il mancato rispetto della normativa sugli orari di lavoro, l’utilizzo sproporzionato di lavoro Part-Time. Con l’accordo abbiamo ottenuto l’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro del trasporto merci e logistica per tutti i lavoratori presenti sia nell’impianto di Origgio, sia in quello di Milano. Il riconoscimento del livello contrattuale adeguato alle lavorazioni di quel sito a cui prima venivano applicati i livelli più bassi di diversi Contratti Nazionali con l’unico scopo di contrarre il costo del lavoro. L’accordo prevede un percorso di normalizzazione e d’implementazione delle condizioni lavorative e contrattuali tra le quali l’impegno a ridurre i contratti part-time e la trasformazione degli stessi in full-time, oggi infatti la presenza di Part Time supera le percentuali sancite dal contratto nazionale Trasporto Merci e Logistica. Nell’accordo vi è inoltre la trasformazione dei contratti a tempo determinato a tempo indeterminato. Vi è l’impegno immediato alla riduzione dello spezzettamento dei lavoratori nelle varie cooperative e l’assorbimento di tutti i lavoratori della ex coop M e G. riducendo il numero di soggetti oggi operanti nella stessa filiera di appalto.