Primo Maggio: Maroni, aiutare imprese a non delocalizzare

Milano – “In Lombardia abbiamo avviato tante iniziative importanti a sostegno del lavoro, ma ci dovrebbe essere una pressione fiscale piu’ bassa ma questo non dipende da noi”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al suo arrivo alla cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro, al Conservatorio di Milano. Sullo scenario dell’occupazione, il Governatore non ha nascosto che “ci sono anche diverse situazioni che preoccupano, come quello della K-Flex, su cui bisogna intervenire ed e’ il Governo a doverlo fare. Ribadisco, bisognerebbe avere una pressione fiscale piu’ bassa e incentivare le aziende a rimanere sul territorio e non delocalizzare. Anche questo e’ uno degli obiettivi che vogliamo raggiungere attraverso il Referendum sull’Autonomia del 22 ottobre”.  “Da ministro ho partecipato tante volte al Quirinale a occasioni come questa. Ma farlo qui da’ piu’ soddisfazione, perche’ la Lombardia e’ attivita’ e impegno. La Lombardia e’ lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo alla cerimonia di consegna delle Stelle al Merito del Lavoro in corso al Conservatorio ‘Giuseppe Verdi’ di Milano. Ricordando come la Lombardia sia “motore d’Italia e uno dei quattro motori d’Europa”, il Governatore ha sottolineato che in Lombardia “ci sono 800.000 imprese, molte delle quali piccole e piccolissime. Le cosiddette ‘imprese famigliari’, fatte da persone che hanno una capacita’ straordinaria, quella di inventare e innovare. E’ cosi’ riuscire a competere nel mondo”. Come Regione, ha proseguito Maroni, “abbiamo avviato molte iniziative concrete a sostengo delle nostre imprese, dedicate all’innovazione, ai giovani, ad abbassare la burocrazia. Ma quello che facciamo, va anche nella direzione della formazione. Non per niente, io ho voluto assegnare allo stesso assessore, Valentina Aprea, le deleghe a Istruzione, Formazione e Lavoro. Una scelta che sta aiutando i giovani a trovare un’occupazione e le imprese ad avere personale che possa entrare in azienda con la qualifica giusta”. Sul lavoro, ha aggiunto Maroni, “c’e’ uno sforzo comune della istituzioni per portare sul nostro territorio investimenti e aziende che possano creare nuova occupazione. Come, a esempio, l’impegno per avere Ema a Milano. L’agenzia europea del farmaco, vuol dire nuovi posti di lavoro e un indotto importante. E vuol dire costruire il futuro della ricerca medica e scientifica sul nostro territorio”.