Milano: sul futuro di Città Studi tanti punti di domanda

Milano – Ci sono ancora due buchi da riempire a Città Studi: i 93 mila metri quadrati dell’Istituto dei Tumori in via Venezian e i 23 mila del Besta in via Celoria. A scriverneè Il Corriere Della Sera. Se per il trasferimento delle facoltà scientifiche della Statale nell’area Expo qualcosa si sta muovendo con gli interventi del Comune insieme al Politecnico e alla Bicocca (mantenimento della vocazione universitaria dell’area, campus misto tra i tre atenei, trasferimento delle discipline umanistiche) per i due ospedali che, salvo nuovi interventi del Consiglio di Stato, si trasferiranno entro il 2021 nella Città della Salute a Sesto non esiste ancora uno straccio di progetto. Questa è la cattiva notizia. Quella buona è che le due strutture di proprietà della Regione non sono state messe a reddito e iscritte a bilancio come possibili alienazioni. Il senso? Le due aree, almeno per ora, non saranno oggetto di speculazione. E qui si apre un vasto campo di possibilità sulle diverse funzioni che potranno sostituire i due ospedali che per ora sono sospesi in un limbo di incertezza. Un primo punto verrà fatto tra due settimane, quando Regione, Comune, i rettori di Statale, Politecnico e Bicocca e il professore del Politecnico, Alessandro Balducci, si vedranno per affrontare il tema del trasloco di Besta e Tumori.