Coldiretti: ok latte made in Italy, mancano pane e salumi

Milano – Con l’etichettatura di origine obbligatoria per il latte a lunga conservazione e dei suoi derivati si realizza un altro passo importante nella direzione della trasparenza dell’informazione ai consumatori in una situazione in cui pero’ 1/3 della spesa degli italiani resta anonima. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo di indicare obbligatoriamente in etichetta l’origine del latte e dei prodotti lattiero-caseari prevista dal decreto “Indicazione dell’origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari, in attuazione del regolamento (UE) n. 1169/2011 firmato dai ministri delle Politiche Agricole Maurizio Martina e dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.15 del 19 gennaio 2017. L’entrata in vigore dell’obbligo di indicare l’origine del latte in etichetta – ricorda la Coldiretti – conclude dopo quasi un anno un percorso iniziato il 31 maggio 2016 a Milano quando nell’ambito della giornata nazionale del latte organizzata dalla Coldiretti l’allora premier Matteo Renzi annuncio’ dal palco al Presidente Moncalvo di aver trasmesso il decreto sull’etichettatura del latte alla Commissione Europea. Per concludere Coldiretti ricorda i cibi con l’indicazione di origine obbligatoria: Carne di pollo e derivati, Carne bovina, Frutta e verdura fresche, Uova, Miele, Passata di pomodoro, Pesce, Extravergine di oliva, Latte e Formaggi, (Pasta e Riso in itinere). E quelli ancora senza obbligo di indicazione: Salumi, Carne di coniglio, Carne trasformata, Frutta e verdura trasformata, Derivati del pomodoro diversi da passata, Sughi pronti, Pane.