Lombardia: Coldiretti-Fava, operazione verità sulla carne

Mantova – “E’ giunta l’ora della controinformazione. Abbiamo la necessita’ di unire a una pratica che renda trasparente la filiera un’azione forte dal punto di vista comunicativo. L’informazione di massa e’ tale per cui si stanno abbandonando attivita’ e alimentazioni tradizionali inseguendo mode che non sempre danno risultati. Lo slogan ‘salva
un albero mangia un vegano’ potrebbe essere il nostro motto. Noi siamo perche’ si dica con chiarezza quello che si fa in questo comparto, che e’ vigilato, da’ sicurezza alimentare”. Lo ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, intervenendo oggi a Mantova alla prima edizione del Festival del Bollito. “E’ ora che parta una nuova fase – ha osservato l’assessore lombardo – : la carne ha bisogno di una operazione verita’. Dobbiamo dire la verita’ a una platea di consumatori importante. Siamo in una regione di 10 milioni di consumatori, oggi la dinamica dei consumi interni condiziona e determina le crisi dei comparti. Allora puoi cambiare solo informando correttamente. Serve una operazione di orgoglio carnivoro, una operazione culturale, per cui dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto, mentre in passato non si poteva neppure consumare la carne perche’ costava. Noi che siamo tra i popoli piu’ longevi al mondo non possiamo mettere in discussione le nostre tradizioni”. Anche per Prandini il ruolo dell’informazione e’ centrale, a partire dall’etichettatura. “Val la pena riscoprire il ruolo dei macellai, oltre la grande distribuzione – ha detto il presidente lombardo di Coldiretti – . E’ fondamentale fare sinergia all’interno della filiera produttiva, mettendo sul piatto della bilancia il peso del comparto, un settore che muove decine e decine di milioni di euro, migliaia di posti di lavoro. Un modello che non puo’ essere delocalizzato in altri paesi. Quando assistiamo a una disinformazione strutturata, rischiamo di favorire ulteriori importazioni di materia prima straniera e di delocalizzare un intero settore produttivo. Oggi i consumatori devono essere messi nelle condizioni di poter scegliere”.