Ferrovienord: stop al vandalismo, i “lockers”

Milano – Per contrastare il fenomeno del vandalismo servono stazioni più vive e nuove tecnologie sui treni (già previste per i nuovi mezzi in esercizio dal 2019). E’ quanto ha sottolineato il presidente di Ferrovienord Andrea Gibelli, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione “Stop al vandalismo”. All’appuntamento hanno partecipato Alessandro Sorte (assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia), Cinzia Farisè (amministratore delegato Trenord), Vincenzo Macello (direttore produzione RFI Lombardia) e Pino Tuscano (presidente Dopolavori Ferroviari Lombardia). “Sono due le azioni principali che il Gruppo FNM sta realizzando per contrastare il fenomeno del vandalismo – ha spiegato Gibelli -. Innanzitutto bisogna cambiare il concetto di stazione, che deve diventare un luogo sempre più vivo, attraverso, ad esempio, lo sviluppo del commercio e dell’e-commerce in particolare. Il potenziale economico delle stazioni è altissimo considerando che l’80% dei lombardi vive nel raggio di 5 chilometri da una stazione. Il secondo grande intervento riguarda l’acquisto deinuovi treni che entreranno in servizio dal 2019, sui quali le tecnologie per la sicurezza saranno molto sviluppate con telecamere e sistemi di geolocalizzazione”. Tra le iniziative ricordate dal presidente Gibelli, l’accordo sulla collocazione dei “lockers” per ritirare gli acquisti a bordo treno che si sta estendendo a diverse stazioni della rete (oggi sono presenti a Milano Cadorna, Milano Bovisa e Milano Domodossola). Il vandalismo nelle stazione rappresenta un problema molto sentito per Ferrovienord che gestisce complessivamente oltre 120 stazioni. Gli episodi registrati nel 2016 sono stati oltre 250: più della metà (il 57,5%) sono stati danneggiamenti e rotture, circa un terzo (il 32,5%) sporcizia, il restante 10% graffiti sui musi o nei sottopassi. L’azienda ricorda che ogni intervento delle squadre di manutenzione ha un costo medio di 600 euro per un totale di oltre 150.000 euro nel 2016