Caritas: la fotografia della povertà a Milano

Milano – La fotografia della povertà nel 15mo rapporto Caritas della Diocesi di Milano. Nell’ultimo anno, ai 370 centri di aiuto si sono rivolte 13.170 persone, metà delle quali concentrate a Milano. Un calo del 10% totale nei vari sportelli, ma un aumento del 21% di affluenza al Sam, che è lo sportello dedicato ai senzatetto, rispetto al 2014. Il quadro generale mostra persone sempre più fragili, sempre più italiani in coda alle mense del volontariato, con un aumento dei senza dimora, di chi non ha soldi (+13% rispetto al 2008, anno di inizio della crisi economica) e di quelli che hanno poche possibilità di uscire dalla situazione di disagio. Infatti aumentano i “cronici”. Aumentati gli italiani (più 21 per cento rispetto al 2008, anno di inizio dell’ultima grande crisi mondiale dell’economia) con un aumento di quelli che hanno problemi di occupazione e di reddito (48% in più). Prevalgono nel campione dei 13mila assistiti ancora gli stranieri (63%) e le donne (57%). Rimane ampia la fascia delle persone tra 25 e 54 anni, quindi in età lavorativa, dei coniugati (43%). Nel 53,9 per cento dei casi si tratta di povertà indotta da disoccupazione, che si portare da più di un anno (29%) o da breve periodo (25%). Si è verificato un crollo delle richieste di lavoro (meno 46%), sono aumentate le richieste di pacchi alimentari, il vestiario (+18%) soprattutto per gli italiani (77% in più) e in crescita verticale anche le richieste di soldi (103% in più) come la richiesta di un posto per abitare (+11%). In totale sono state 51mila le richieste di aiuto, il 114% in più rispetto al 2008, anno di inizio della crisi.