Seveso: sottoscritto documento per la tutela ambientale

Seveso (Mb) – Oggi convegno “Città e Regioni resilienti: esperienze internazionali a confronto”, tenuto a Seveso (Mb) nell’Auditorium della Fondazione Lombardia per l’Ambiente. “E’ dall’incidente dell’Icmesa di Seveso che è nata e si è diffusa in Europa una maggiore consapevolezza e una nuova cultura della riduzione dei rischi, che, grazie anche al contributo delle istituzioni e di Regione Lombardia per prima, ha portato l’Europa a elaborare e approvare provvedimenti come la Direttiva Seveso. La città di Seveso e’ stato il primo esempio di resilienza, perché qui c’è una comunità locale sana, che non delega ma si rende direttamente protagonista e parte attiva del proprio rilancio e della propria rinascita. Senza lo spirito e la cultura positiva della gente che vive sul territorio, non può esserci resilienza e nessuna istituzione può da sola risolvere i problemi”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, aprendo i lavori. “Dalla drammaticità di esperienze di questo tipo – ha aggiunto Cattaneo- dobbiamo fare tesoro in particolare su tre aspetti: sviluppare la capacità di diffondere le conoscenze, fare memoria perché certi tragici eventi non si ripetano aiutando con l’esperienza la scienza a prevenirli, e mettere in rete le politiche positive sperimentate”. Poi la tavola rotonda col sindaco di Seveso Paolo Butti, il ministro per l’Ambiente, l’Energia e i Servizi pubblici della Carinzia Rholf Holub e la responsabile della Sezione “Sicurezza industriale” della Catalunya Sophie Tost Pardell. Nel corso della mattinata e’ stata sottoscritta la “Carta delle Regioni e delle Città resilienti”, che ribadisce la necessità che le città e le regioni europee collaborino attivamente attraverso progetti comuni di cooperazione per prevenire rischi ambientali e industriali, mettendo in comune le rispettive esperienze e best practices adottate. La Carta sollecita quindi l’Europa ad attivare una maggiore formazione e sensibilizzazione dei cittadini sui pericoli derivanti da incidenti di questo tipo, promuovendo maggiori strumenti e politiche di prevenzione, anche in ambito legislativo.