Legge Madia: i rilievi del Consiglio di Stato

Roma – Il Consiglio di Stato ha espresso il proprio parere sulla legge Madia relativa alla riforma della Pa. E, pur non essendo vincolante, non mancano le critiche sostanziali. Si parla di assenza di copertura finanziaria, scarso coordinamento tra riforma della dirigenza statale con quella annunciata sul pubblico impiego, assenza di veri sistemi di valutazione della dirigenza. “La riforma – dicono i giudici del Consiglio di Stato – è priva, per previsione della legge delega, di nuovi sistemi di valutazione della dirigenza”. E questa lacuna “rischia di compromettere la funzionalità dell’intero impianto, nonché dei principi per la fissazione degli obiettivi da parte dell’autorità politica”. Ampio spazio ai rilievi sulle carriere del personale, infatti vengono sollecitate “procedure e criteri di scelta del dirigente oggettivi, trasparenti e in grado di valorizzare le specifiche professionalità e competenze”; “durata ragionevole dell’ incarico”. Altro invito “l’annunciata riforma generale del pubblico impiego dovrebbe essere meglio coordinata” con la riforma della dirigenza pubblica e suggerisce “di valutare possibili correttivi alla norma primaria di delega”. “Perplessità” sulla copertura finanziaria, in particolare perché il dlgs Madia prevede la clausola di invarianza di spesa.