Galleria: a Massimo Dutti mille metri per 3,1 milioni

Milano – Tre vetrine con affaccio sul braccio principale della Galleria Vittorio Emanuele II e sei livelli di sviluppo in verticale per un totale di quasi mille metri quadri. Sono questi gli spazi di pregio che il Comune di Milano assegna alla Massimo Dutti Srl nell’ambito del bando che aveva messo all’asta nel 2015 gli spazi attualmente occupati dal Bar Sì e dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “L’assegnazione dell’immobile – afferma l’assessore al Bilancio e Demanio Roberto Tasca – consente a questa Amministrazione di inserire un altro tassello nel mosaico di valorizzazione della Galleria, che i miei predecessori avevano avviato e che questa Giunta, con il supporto della Direzione Demanio, intende continuare. Spero di poter presto aggiungere anche una prospettiva di risoluzione definitiva delle assegnazioni che andranno in scadenza nella seconda parte dell’anno e nel corso del 2017”. Il bando risale al marzo 2015, alla gara, che poneva una base d’asta di canone annuo di 977.218 euro, hanno partecipato diversi grandi marchi italiani e internazionali. L’assegnazione alla Massimo Dutti srl fa seguito alla rinuncia della concessione degli spazi da parte dei primi due classificati: Hugo Boss e Valentino spa. E avverrà dopo la riconsegna degli spazi già attualmente occupati dalla società in Galleria. Come infatti esplicitamente previsto dal bando, è vietato esporre un’insegna già presente nel complesso, pena la decadenza delle concessioni. Massimo Dutti si avvia a sottoscrivere il contratto di affitto con un’offerta di 3,1 milioni di euro all’anno. E a realizzare, oltre agli spazi dedicati alla vendita, la ‘Sala della storia del Tessuto’ che ospiterà un’esposizione permanente fotografica e di abiti, tessuti e collezione di capi storici sull’evoluzione della produzione e dell’impiego dei tessuti nella storia. Un’area sarà anche dedicata alla storia del tessuto nel cinema internazionale.