Roma – L’amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini ha presentato oggi il piano industriale per i prossimi dieci anni. Molte le novità, tra le quali l’incremento della quota di mercato del trasporto su gomma che passerà dall’attuale 6% al 25%. Fs parteciperà alle gare del Tpl o come già fatto con Ataf e Umbria Mobilità , acquisendo operatori strategici. Bus Italia, controllata al 100% da Fs, che dal 2011 al 2015 ha aumentato i ricavi del 450%, farà da testa di ariete. Attenzione naturalmente anche all’Alta velocità. Il piano industriale prevede 94 miliardi di euro in 10 anni, 73 miliardi per le infrastrutture, 14 miliardi per il materiale rotabile e 7 per lo sviluppo tecnologico. Più della metà delle risorse sono già disponibili, ben 58 miliardi, di cui 23 in autofinanziamento e 35 già stanziati nei contratti di programma. I dipendenti passerebbero dai 69mila attuali ai circa 100mila. La società pensa ad una quotazione non inferiore al 30%. I ricavi saliranno dai 9 miliardi previsti a fine 2016 fino ai 17,6 miliardi nel 2026 con un ebitda che in 10 anni punta a crescere da 2,3 a 4,6 miliardi. Consolidata l’ipotesi d’integrazione di Anas con Fs per creare un “soggetto efficiente ed efficace anche nella gestione delle gare e nei progetti di investimento”, spiega il piano industriale.