Export: Ue, Cina, porte aperte alla carne suina italiana

Bruxelles – “Apprendo con grande soddisfazione che la General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine della Repubblica Popolare Cinese ha deciso di
riconoscere l’indennita’ da malattia vescicolare della Macroregione del Nord. E’ una grande vittoria della politica di Regione Lombardia, che apre la possibilita’ di instaurare rapporti commerciali nel piu’ importante mercato mondiale per consumo di carne suina”. Cosi’ l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava da Bruxelles, dove e’ in missione in rappresentanza del governatore Roberto Maroni. “Il pressing sul Ministero delle Salute, partito nel 2013, immediatamente dopo la mia nomina alla guida dell’Assessorato lombardo, e finalizzato, con numerosi solleciti, a ottenere un accreditamento per le Regioni del Nord da anni indenni alla malattia vescicolare, ha avuto finalmente l’esito sperato – prosegue Fava -. Di questo devo ringraziare anche gli industriali delle carni suine, per l’impegno a sostenere la posizione di Regione Lombardia: la loro azione e’ stata determinante”. Per l’assessore Fava si tratta ora di “accelerare il piu’ possibile, per inserirsi nel momento piu’ vantaggioso dell’export di carni suine dall’Unione europea verso Pechino”. La Cina rappresenta il principale mercato di destinazione delle esportazioni europee del comparto suino, con una quota pari al 48 per cento del totale; gia’ in queste prime fasi, aprendo un canale diretto dalla Macroregione agricola del Nord alla Repubblica Popolare Cinese, si prospettano opportunita’ per raggiungere valori di 50 milioni di euro”. I dati recentemente diffusi dalla Commissione europea dicono che la domanda cinese e’ balzata a 1,157 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-luglio 2016 su base tendenziale, con un incremento del 106,3 per cento e con un valore complessivamente generato di 1,7 miliardi di euro (+123 per cento).