Solidarietà: legge contro gli sprechi alimentari, sgravi fiscali ai ristoranti

Milano – Limitare gli sprechi alimentari e favorire la solidarietà. E’ entrata in vigore il 14 settembre la legge (166/2016) che consente ai ristoratori uno sgravio fiscale nel caso in cui offrano in beneficenza il cibo rimasto in dispensa. È passata da Camera e Senato con il voto di tutti, e forse per questo in pochi se ne sono accorti. È scritta in modo così semplice che leggendola la si capisce, e così chiaro che non ha bisogno di decreti attuativi, norme interpretative, trasposizioni di mandarini centrali e regionali. Da quando è apparsa in Gazzetta Ufficiale, è applicabile con facilità. E anziché introdurre nuovi vincoli burocratici e nuove tasse, fa il contrario: un ristorante, un negozio di alimentari, una mensa aziendale o un supermercato che vogliano donare degli alimenti invenduti, possono farlo senza ostacoli e hanno diritto a pagare meno tasse per questo. Basta un documento di trasporto dell’associazione di beneficenza che riceve la merce, e quelle quantità diventano detraibili dai calcoli della tassa locale sui rifiuti (Tasi). La legge è firmata dal deputato 36enne del Pd, Maria Chiara Gadda, ingegnere gestionale per aziende metalmeccaniche da Tradate in provincia di Varese. E ce n’era bisogno, infatti secondo il ministero delle Politiche sociali nel 2015 hanno fatto ricorso all’aiuto alimentare 2,8 milioni di persone. E ora sarebbe bello consentire ai ristoranti che aderiscono alla lotta agli sprechi alimentari, farsi conoscere con un logo.