Patto per Milano: la Zona Economica Speciale

Milano – Nel capitolo Milano città aperta al mondo, del Patto per Milano, assieme al progetto Human Technopole, è stata introdotta la “Creazione di una Zona Economica Speciale (ZES) all’interno dell’Area Expo, che sembra essere la No tax area da molti sollecitata. Così illustrata: “Al fine di favorire la riconversione di Area Expo in uno dei centri vitali della competitività del Paese, agevolare la localizzazione di università, agenzie internazionali, centri di ricerca, imprese multinazionali, nuove imprese innovative, Milano si sta impegnando in una incisiva politica di relazioni internazionali che ha già visto primarie aziende multinazionali scegliere l’area Expo di Milano per le proprie sedi in Italia. Al fine di incentivare queste scelte, sono considerate strategiche le seguenti azioni: 1) Facilitare il processo di liquidazione della Società Expo S.p.A. – Il progetto di liquidazione presenta un fabbisogno pari a 23,69 milioni di euro per il periodo 2017- 2021, da ripartire tra i soci tra i quali il Comune di Milano, con una partecipazione del 20%, pari a 4,74 milioni di euro del fabbisogno totale. L’intervento prevede un “alleggerimento” dei vincoli del patto di stabilità, in modo da consentire l’applicazione di avanzo di amministrazione al bilancio della società, destinabile al finanziamento della quota di liquidazione della società Expo S.p.A., spettante al Comune di Milano, non rilevante ai fini del “pareggio di bilancio”. 2) Favorire, attraverso incentivi anche di tipo fiscale, la localizzazione di aziende innovative e di attività di ricerca e sviluppo all’interno dell’Area Expo, in particolare dando avvio alla procedura per la creazione di una Zona Economica Speciale (ZES), con importanti ricadute in termini di impiego di personale altamente qualificato”.