Allevamenti: Lombardia, crescono negli alpeggi, più 46%

Milano – “L’incremento del numero di malghe utilizzate per la monticazione degli animali al pascolo ha risentito positivamente delle politiche del Programma di sviluppo rurale della Lombardia e, solo fra il 2015 e il 2014 ha segnato un +7,60% per quanto concerne i capi bovini e addirittura un +16,38% di quelli ovicaprini, a conferma che le operazioni di sostegno dell’agricoltura di montagna fra indennita’ compensativa e altre misure di investimento si sono rivelate efficaci”. Cosi’ l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, commenta i dati diffusi da Coldiretti Lombardia, sulla base dei numeri regionali, in ordine ai quali le malghe utilizzate per il bestiame sono aumentate del 46%, passando dalle 609 del 2006 alle 890 del 2015. “La presenza di allevatori in montagna – afferma Fava – costituisce una forma di presidio e di tutela del territorio che la stessa Unione europea riconosce strategica in chiave di sviluppo rurale. Grazie alle nuove misure del Psr 2014-2020 siamo riusciti a stanziare oltre 30 milioni di euro e sostenere una crescita che ha portato nel 2015 ad avere sui pascoli lombardi oltre 36.300 bovini e quasi 71.000 ovicaprini. E gli effetti positivi coinvolgono anche la tutela delle produzioni Dop e la conservazione di una cultura che e’ soprattutto identita’ di tradizioni e di territorio”.