M4: scontro in Commissione sulle risposte del Comune all’Anac

Milano – Ieri incontro a Roma nella sede dell’Anac (anticorruzione) dei rappresentanti del Comune di Milano per rispondere ai rilievi dell’Autority guidata da Raffaele Cantone riguardo alle procedure per la realizzazione della metropolitana linea 4. Risultato: sarebbe stato aperto un tavolo tecnico per individuare e condividere le scelte. Oggi a palazzo Marino animato incontro delle commissioni Mobilità, Trasporti, Politiche ambientali, Energia, Protezione civile, Commissione Verifica e Controllo enti partecipati per valutare l’operato dell’amministrazione. L’assessore alla Mobilità Marco Granelli ha parlato di un incontro proficuo, quello con l’Anac, parlando di “risposte puntuali” del Comune di Milano ai rilievi dell’autorità. Ma durante il dibattito in Commissione non sono state poche le voci discordanti, a partire dall’opposizione, con Fabrizio De Paquale (Forza Italia) che ha criticato sia il ruolo di MM alla direzione lavori che quello dell’Amat che per esercitare il ruolo di sorveglianza ai cantieri M4 sarebbe ricorsa ad un totale di 13 consulenti oltre a 3 dipendenti dell’agenzia. Ma il rilievo più pesante l’ha affrontato il consigliere Basilio Rizzo (Sinistra e Costituzione) che si è detto insoddisfatto delle risposte del comune riguardo al “mandato concessorio” attribuito in un secondo tempo e alla sostanziale conferma della direzione lavori confermata alla MM, nonostante i rilievi dell’Anac. Granelli, nella risposta, tra l’altro, ha fatto riferimento al capitolo h della risposta a Cantone, firmata dal sindaco Giuseppe Sala. In un paragrafo si legge: “In particolare il mandato gestorio è infatti tutto interno alla società, di cui il Comune non è parte (se non indirettamente come socio di maggioranza della società mista Concessionaria). Esso dà ai soci privati la garanzia che le loro richieste vengano sempre rappresentate al Concedente, che poi sarà libero di valutarle; dunque, come detto in precedenza, il mandato introduce solo una procedura senza riconoscere alcun diritto “sostanziale”. Va ricordato che i rilievi sollevati dall’Anac sono stati inviati per competenza anche alla Corte dei Conti e alla Procura competente.