Inquinamento: Rapporto Iea, 6,5 mln i morti ogni anno

Milano – Sono stimate in 6,5 milioni le morti all’anno nel mondo per l’inquinamento atmosferico, causato prevalentemente dal settore energetico basato sulle fonti fossili. L’allarme è stato lanciato dal primo Rapporto su “Energia e inquinamento dell’aria” dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA – International Energy Agency), presentato a Londra nei giorni scorsi. E’ urgente quindi garantire l’accesso universale all’energia e il diritto alla salute, incluso quello ad una buona qualità dell’aria, accelerando la transizione energetica al 100%, l’ efficienza energetica e le energie rinnovabili. Ne da notizia per la Cgil. Lo studio stima che il numero sia destinato ad aumentare in modo significativo nei prossimi decenni se non saranno adottate azioni determinanti per ridurre le emissioni nel settore energetico. L’inquinamento atmosferico è un problema globale, in particolare per le popolazioni più povere; nessun paese è immune, il monitoraggio dei livelli di inquinamento, mostra che l’80% delle popolazioni che vivono nelle città respira aria che non rispetta i limiti di qualità fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’inquinamento viene indicato come la quarta più grande minaccia per la salute umana, dopo la pressione alta, le diete povere e il fumo. La fonte principale di emissioni di inquinanti atmosferici proviene dal settore energetico, soprattutto a causa della combustione di carburanti.