Cgil: condanna per l’aggressione a Emmanuel Chidi Namdi

Milano – La Camera del Lavoro di Milano esprime solidarietà e vicinanza a Chimiary moglie di Emmanuel Chidi Namdi il 36enne nigeriano deceduto dopo la barbara aggressione avvenuta a Fermo. Non c’è nessuna giustificazione per quello che è successo. Il terribile fatto di cronaca è figlio di questi nostri tempi pieni di barbarie e di incomprensioni. Stiamo lasciando costruire un mondo sbagliato che si nutre di tante sciagure e sofferenze ed è per questo che ognuno di noi deve battersi per contrastare questa ondata di rifiuto e ignoranza. L’aggressione ad Emmanuel conferma un odio contro i deboli, contro chi andrebbe aiutato e semplicemente rispettato. Fatti come questi accadono ogni giorno, anche nella nostra Milano, dove sempre più spesso il livello d’intolleranza nei confronti di donne, omosessuali, migranti sta raggiungendo picchi insostenibili per una comunità come la nostra. E’ tempo che le Istituzioni e la politica mettano in campo azioni concrete, contro questo clima di violenza e d’intimidazione crescente nei confronti di persone e che fuggono da realtà drammatiche. Per quello che ci riguarda, non possiamo che riaffermare i nostri valori: solidarietà, accoglienza, legalità, lavorando tutti assieme nei territori e nei quartieri sulla sicurezza e integrazione nel rispetto per ogni donna e ogni uomo.