Commercio: Rozza, via web la nuova frontiera della frode

Milano – La merce veniva dall’estero ma non dalla Cina. E il canale distributivo delle merci contraffatte è decisamente nuovo. “La verità è che abbiamo inseguito per anni gli extracomunitari nei mercati con le loro cianfrusaglie, mentre c’era chi stava creando un nuovo canale di vendita delle merci contraffatte, sul web”, a parlare è il neo assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Carmela Rozza, che oggi ha presentato un primo bilancio di quello che può essere chiamato un nuovo filone d’indagine relativo alla merce contraffatta. I protagonisti del raggiro, a spese dei consumatori, una famiglia italiana che vendeva Rolex, scarpe e abiti firmati su Facebook. Valore circa 15mila euro per mille pezzi venduti a prezzi “pesanti”. “Ora, grazie alla segnalazione di alcuni cittadini e con la collaborazione della Polizia locale stiamo lavorando a 360 gradi per difendere i consumatori che cascano nella trappola della rete. Obiettivo battere ogni forma di illegalità anche per tutelare i commercianti onesti che in questi giorni sono alle prese coi saldi estivi, per far quadrare il bilancio di stagione”, conclude Rozza.