Caporalato: manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, presente Martina

Bari – Oggi manifestazione nazionale indetta da Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil per dire no al caporalato, allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e per il rinnovo dei contratti provinciali di lavoro. Un fenomeno tipico del Sud che però ha lambito anche qualche territorio agricolo del Nord. A Bari corteo con migliaia di persone e i segretari di Fai, Flai e Uila, Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza. “Siamo accanto ai lavoratori dell’agricoltura che da tutta Italia hanno sfilato a Bari contro il caporalato e per il rinnovo dei contratti provinciali. Una grande manifestazione unitaria per la dignità”, ha commentato in una nota Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl. “Il caporalato è un crimine vergognoso, una macchia profonda, che per essere rimossa ha bisogno di una strategia partecipata da istituzioni e parti sociali. Il pugno di ferro su controlli e la vigilanza devono essere inflessibili, le sanzioni vanno inasprite e le responsabilità penali estese alle realtà che beneficiano dello sfruttamento. Ma bisogna anche – conclude Furlan – alzare il livello dei servizi e rafforzare gli interventi di sistema a sostegno di integrazione, politiche abitative, trasporti, sicurezza”. Ha parlato, a nome del governo, il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, che si è detto “vicino ai lavoratori e alle lavoratici che hanno manifestato a Bari” e considera “urgente arrivare all’approvazione della legge contro il caporalato che è all’esame del Senato, perché avere più strumenti penali e rafforzare la nostra rete del lavoro agricolo di qualità è fondamentale. Il caporalato è un fenomeno inaccettabile che va combattuto attraverso un impegno unitario delle istituzioni insieme ai sindacati, alle associazioni di categoria e al terzo settore”.