Sangalli: Milano al ballottaggio, sostenere il lavoro dei commercianti

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e Camera di commercio dice la sua sul ballottaggio di Milano. “Molti invidiano Milano per la qualità dei due candidati sindaco. Due manager del loro livello sono una garanzia di efficienza. Non sono politici di professione ma direi che imparano in fretta. Come si è visto in questa prima parte della campagna elettorale”. “Sono due manager di successo, hanno una vera passione per Milano. Ovviamente i loro programmi non so o uguali ma saranno le coalizioni che li appoggiano a fare la differenza. Entrambi sono comunque attrezzati per rimarcare la loro indipendenza. Da tifoso, viste le loro squadre del cuore, direi che calcisticamente lasciano un po’ a desiderare (Sala tifa Inter, Parisi Roma, Sangalli è milanista storico, ndr). Battute a parte, fatemi di e che la gente ha bi sogno non solo di riavvicinarsi alla politica, ma di ritrovare il gusto di farla. Ora a me pare molto importante il fatto che Parisi e Sala, due top manager, abbiano scelto di impegnarsi in un p sto di grande visibilità sapendo che non prevede stipendi al loro livello. Chi vince avrà di fronte 5 anni di pesanti responsabilità, faticosi e difficili. Se vuole servire bene la città un sindaco deve sacrificare buona parte della sua vita privata. È bello che ci siano persone ancora disposte a farlo con spirito di servizio”. Cosa si aspetta Milano dal prossimo sindaco? “Un uomo capace di lanciare e vincere grandi sfide di respiro globale, senza sottovalutare i piccoli problemi che affliggono i cittadini. Soprattutto senza dimenticarsi di chi resta indietro”. In concreto? “Costruire la Grande Milano policentrica, da Arexpo alle periferie. Organizza re con continuità grandi eventi diffusi. Favorire l’integrazione nel rispetto delle nostre radici e della sicurezza. Girare tanto per la città . E soprattutto ascoltare e agire con spirito di squadra”. E come presidente dei commercianti? “Oggi chi fa impresa ha un ruolo sociale di punta. Contribuisce alla crescita, crea lavoro, produce benessere. Soprattutto i commercianti. Facilitare e sostenere il loro lavoro, incoraggiare chi rischia di suo per aprire un’impresa. Sono priorità che fanno bene ai commercianti e fanno bene a Milano”. Un suggerimento ai due contendenti? “Si confrontino su quel che vogliono fare, sui loro progetti e programmi. Non sui rispettivi passati”.