Aree Expo: la proposta Borsani, Eurodisney in salsa meneghina

Milano – Il passaggio di mano dell’amministrazione comunale di Milano ha animato il dibattito attorno ai temi dello sviluppo della città. E il post Expo è sicuramente tra questi. Carlo Borsani, con un passato come assessore regionale nelle giunte di centrodestra della Lombardia e poi come presidente dell’Istituto Nazionale dei Tumori, ha elaborato una proposta nettamente opposta a quella avanzata dal governo Renzi che ha lanciato “Human Tecnonopole”, il villaggio della innovazione e della tecnologia con l’IIT di Genova. Una proposta destinata ad occupare uno spazio irrisorio all’interno del recinto Expo di 110 ettari. “Sono convinto che per l’area Expo sia necessaria una soluzione molto diversa che porti in primo piano la Milano in grado di attrarre centinaia di migliaia di ospiti e visitatori. Quel che serve è una cittadella del divertimento in grado di poratre in città un vastissimo pubblico internazionale fatto di famiglie e giovani. Una specie di Eurodiney in salsa meneghina”, spiega Borsani. In linea, per molti aspetti, con Expo Milano 2015 che – al di là delle affermazioni di principio – è stato un grande luna parck planetario del cibo. “Un centro di ricerca e una università – soluzioni proposte fino ad oggi – possono trovare spazio nelle numerose aree dismesse cittadine. L’area di Rho, con le fermate del metrò, le ferrovie, gli snodi autostradali è fatta apposta per ospitare grandi flussi. E dunque è importante che si lavori ad una soluzione che possa prevedere una presenza costante e massiccia di pubblico, utile anche, grazie all’indotto della ristorazione e dell’ospitalità, all’economia cittadina”, conclude Borsani. Certo per un progetto così ambizioso servirebbero partner privati ma la strada è sicuramente in discesa La cittadella del divertimento alla quale pensa Borsani sarebbe molto più estesa e interessante delle attuali (Gardaland e Mirabilandia) e diventerebbe un polo d’attrazione per tutta Europa e non solo.