Ttip: Fava (Lombardia), senza tutele occorre scendere in piazza

Cremona – “Trovo antidemocratico che si arrivi quasi in fondo al Ttip e si debba consegnare, dopo 13 round fra Ue e Usa, una specie di delega in bianco ai negoziatori del Ttip, di cui non conosciamo nemmeno la faccia: rendano pubblici i contenuti dell’ultima fase di trattativa e su questo apriamo un dibattito”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava,
intervenendo alla giornata di studio sul tema “Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip): rischi e opportunita’” alla Camera di Commercio di Cremona. “Non ho preclusioni – ha proseguito Fava – ma se nell’ambito del trattato non venissero concesse le tutele dei diritti sulle indicazioni geografiche, sulle quali abbiamo investito molto da 34 anni a questa parte, allora sarei pronto a scendere in piazza, perche’ andremmo contro un’impostazione generale che ci ha dato grandi soddisfazioni in termini di qualita’ e redditivita’”. Parallelamente, l’Unione europea dovra’ aprire un confronto sull’agroalimentare e fare un’operazione di cultura alimentare, per spiegare quali sono i nostri valori. “Il Ttip potrebbe essere l’occasione – ha concluso Fava – per far si’ che l’Europa al proprio interno si interroghi sulle modalita’ di approccio dei mercati, non solo verso quello americano”.