Lavoro: detassati incentivi, premi e welfare aziendale

Milano – La novità interessa sia i lavoratori che i datori di lavoro e riguarda la detassazione degli incentivi. Infatti, con decreto interministeriale del ministero del Lavoro e del ministero dell’Economia e delle Finanze, del 25 marzo 2016, sono stati disciplinati i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione ai quali i contratti aziendali o territoriali legano la corresponsione di premi di risultato di ammontare variabile nonché i criteri di individuazione delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa. Il decreto – come ricorda il quotidiano online Affaritaliani.it – regolamenta gli strumenti e le modalità attraverso cui le aziende realizzano il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro e l’erogazione tramite voucher di beni, prestazioni e servizi di welfare aziendale (come, ad esempio, servizi di educazione e istruzione per i figli, o di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti, ecc.). Inoltre, applica i contenuti della nuova manovra di stabilità, che prevede una tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, per i premi di risultato e per le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro il limite di 2.000 euro lordi (che sale a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro) in favore di lavoratori con redditi da lavoro dipendente fino a 50mila euro. Le aziende, qualora vogliano erogare premi di risultato o partecipazione agli utili relativi all’anno 2015 avvalendosi della tassazione agevolata, in base ad un contratto aziendale stipulato prima della pubblicazione del decreto, dovranno depositare il contratto aziendale e l’autocertificazione di conformità del contratto alle disposizioni previste dal Decreto.