Università: Pavia, la follia sale in cattedra

Pavia – Capita spesso di immergersi nella lettura di romanzi polizieschi che hanno squilibrati per protagonisti, di assistere a serie televisive in cui la follia la fa da padrona, o di leggere quasi morbosamente gli articoli di cronaca relativi a vicende psichiatriche. Eppure, anche i migliori scrittori, sceneggiatori e giornalisti alimentano un’immagine della follia spesso poco aderente alla realtà. La finzione, consapevolmente o meno, ci difende e ci tiene a distanza dalle persone che soffrono sul piano psicologico: la malattia psichiatrica, infatti, fa paura, perché suona come qualcosa di particolarmente sconosciuto. Quando un professionista racconta di una malattia mentale dal suo punto di vista, la vede spesso come una raccolta di disabilità, di qualcosa che c’è “in meno”, rispetto alla condizione normale. Per sfatare questa situazione, il Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento dell’Università di Pavia propone un progetto dal titolo “La follia sale in cattedra”, da un’idea del prof. Pierluigi Politi, Ordinario di Psichiatria dell’Università di Pavia. Il progetto intende affidare la narrazione della follia a chi la vive in prima persona, così da consentire a tutti noi di capire quanto abbiamo in comune e quanto possiamo condividere. Le persone che soffrono di una malattia mentale, nascondono spesso capacità insospettate, e possono essere, a volte, i migliori insegnanti rispetto alla loro condizione. Il progetto “La follia sale in cattedra” verrà presentato venerdì 20 Maggio a partire dalle ore 17.30 presso l’Aula del ‘400 dell’Università di Pavia.