Conad entra in Confcommercio, Sangalli: scelta che conferma la compattezza del settore
Roma – Conad e Confcommercio hanno firmato i protocolli di intesa che siglano l’ingresso del Consorzio Nazionale e delle Cooperative nella Confederazione di Piazza Belli. L’accordo è stato raggiunto nell’ambito di un accordo quadro tra ANCD (Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti, struttura politico-sindacale aderente a Legacoop a cui sono associate le cooperative territoriali e il Consorzio Nazionale Conad) e Confcommercio. La firma è avvenuta alla presenza del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, del Presidente di ANCD Maurizio Pelliconi e dell’Amministratore Delegato di Conad Francesco Pugliese, che assume la carica di Vicepresidente di Confcommercio con delega alla fiscalità e alla finanza d’impresa. “Siamo lieti di iniziare questo nuovo percorso insieme a Confcommercio. Il nostro ingresso segna la prosecuzione di un processo di progressiva semplificazione del sistema di rappresentanza nel nostro settore” ha commentato Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad. “Questo ci permette di essere meno frammentati e più uniti, di restituire maggiore forza alla rappresentanza, e di essere quindi più efficaci nello sviluppo del settore del commercio. Oggi, finalmente, operatori e associazioni sono più coesi perché gli interessi sono più simili rispetto al passato. Auspichiamo che altri soggetti possano seguire la nostra scelta, rafforzando la rappresentanza della comunità di imprenditori e di lavoratori che serve il Paese e contribuisce alla ripresa dell’economia, generando valore aggiunto e occupazione”. “L’entrata del Sistema Conad in Confcommercio – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli – è certamente un segnale importante per diverse ragioni. La prima è che, in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo, è decisivo stare insieme e condividere scelte strategiche comuni. La seconda è che si rafforza il perimetro della nostra rappresentanza all’insegna del pluralismo distributivo. La terza riguarda una accresciuta capacità di interpretare, a tutti i livelli, politiche associative e sindacali con il contributo diretto di una realtà leader della grande distribuzione nel nostro Paese”.
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