Incidenti lavoro, Cgil: la strage va fermata con iniziative concrete

La Spezia – “E’ una strage che va fermata. Il tempo delle denunce deve lasciare il posto a iniziative concrete da parte di tutti”. Con queste parole il segretario confederale della Cgil Franco Martini, esprime “vicinanza” ai lavoratori coinvolti nell’incidente di questo pomeriggio in un cantiere navale di La Spezia e alle loro famiglie. “Abbiamo dedicato il Primo Maggio al tema della sicurezza per sollecitare un sussulto da parte dell’intera società – sottolinea Martini – , da parte di chi ha responsabilita’ di governo delle Istituzioni a tutti i livelli e di chi le ha nella conduzione delle imprese. Ma non e’ bastato e si continua a morire per evidente mancata applicazione delle norme sulla sicurezza”. “Chi pensa di formare un nuovo governo deve mettere il lavoro, la sua sicurezza e qualita’ al primo posto, cosa al momento del tutto assente dal confronto in atto. Chi e’ chiamato a svolgere controlli – prosegue – deve farlo concordando con Regioni, Comuni e parti sociali a livello territoriale piani straordinari di intervento sulle priorita’ sulle quali intervenire”. E per quanto riguarda le imprese, secondo il dirigente sindacale “non possono inseguire la ripresa semplicemente aumentando carichi e orari di lavoro, rinunciando ad aumentare la produttivita’ attraverso l’unica via possibile, quella dell’innovazione dei processi organizzativi del lavoro”. “Dopo il Primo Maggio si impone un ulteriore salto di qualita’ dell’iniziativa sindacale, in tutto il Paese. Per questo – conclude Martini – nelle prossime ore le Confederazioni sindacali dovranno definire con urgenza nuove iniziative di mobilitazione a sostegno della piattaforma unitaria sulla sicurezza, che coinvolgano sia i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori alla sicurezza, sia le strutture sindacali a livello territoriale e regionale”.