Digital Week: bene le imprese guidate dalle donne

Milano – Settore digitale in Lombardia, sono oltre 4mila le imprese femminili del digitale (+2%) e impiegano 10 mila addetti. Solo a Milano sono 2 mila imprese (+2,9%) con 5 mila addetti, 502 a Brescia (+2,4%), oltre 400 a Bergamo, più di 300 a Monza Brianza e Varese. La crescita più consistente in un anno a Sondrio (+13%) che passa da 38 a 43 attività. In Italia sono 22 mila le imprese femminili del digitale con 45 mila addetti. Emerge da un’elaborazione dell’ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese, per gli anni 2017 e 2016. Donne e digitale, oggi convegno della Camera di commercio – Comitato Imprenditoria Femminile, in corso Magenta 59, sala conferenze dell’ufficio d’informazione del Parlamento europeo con Roberta Cocco – Assessore a Trasformazione digitale e Servizi civici, Comune di Milano. Per Marzia Maiorano, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: “Promuoviamo la partecipazione delle donne nel mondo delle imprese. Nel digitale i dati sono positivi: si tratta di una presenza femminile crescente e di qualità. È importante la presenza in rosa in questi settori innovativi, dove si stanno sviluppando trend in grado di estendersi e di influenzare i diversi settori dell’economia”. Per Paola Generali, Consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e vice presidente Assintel, associazione nazionale imprese ICT Confcommercio: “Nella Digital Week uno degli incontri è dedicato alle donne, con forte partecipazione e interesse di molte istituzioni e associazioni, in un settore che è sempre più centrale per tutta l’economia e dove le donne trovano una collocazione “naturale” e crescente. L’appuntamento di oggi è un tassello nel nostro impegno quotidiano per la partecipazione femminile all’impresa e al lavoro, a partire dal digitale”. Per Gianna Martinengo, presidente Didael KTS: “A fianco della scienza devono lavorare le scienze sociali, economiche, umanistiche, in modo che l’approccio sia multidisciplinare. Risulta un processo razionale che comprende anche creatività, intuizione e flessibilità. In questo modo passiamo dalla società dell’Informazione alla società della Conoscenza. Così il digital e l’informatica pura si umanizzano e si rendono più disponibili verso le persone”.