Milano – “GFK, multinazionale leader nel settore delle ricerche di mercato, dopo aver annunciato a fine agosto un piano di riorganizzazione mondiale, apre ora una prima procedura di licenziamento collettivo in Italia, dichiarando 34 esuberi. Se ciò non bastasse, ad appesantire ulteriormente il clima, è l’atteggiamento di GFK ai tavoli sindacali: informazioni vaghe, incapacità di fornire un quadro preciso, difficoltà nel definire il futuro della società con le conseguenti ricadute sul piano italiano. Le dichiarazioni aziendali di ricorsi a nuova tecnologie e a intelligenza artificiale mascherano la sola volontà di esternalizzare parte dei servizi e di tagliare quelli che GFK non ha esitato a definire “obsoleti”: le sue lavoratrici e i suoi lavoratori. Da tempo, come organizzazioni sindacali, denunciamo la necessità di prevedere piani formativi finalizzati a ricollocare lavoratori anche di fronte alle conseguenze dell’innovazione tecnologica. L’indisponibilità a presentare un Piano Industriale aggrava ulteriormente la situazione, generando preoccupazione tra le lavoratrici e i lavoratori di GFK per il futuro assetto aziendale sull’intero territorio nazionale: esuberi sulle sedi di Roma e Milano, possibile riduzione alla sola sede milanese di via Tortona, con la conseguente chiusura di Roma, possibili ulteriori futuri piani di riorganizzazione con conseguenti ricadute occupazionali. Non sarà una vertenza breve e semplice, e, viste le dimensioni del fenomeno riorganizzativo a livello europeo ci saremmo aspettati un confronto di merito serio e non il ripetersi di incontri senza sostanziali passi avanti. Per tutti questi motivi la Fisascat Cisl coi lavoratori ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata del 20 febbraio”.