Olimpiadi: Simico sotto esame della Corte dei Conti
Roma – Due anomalie nella Società Infrastrutture Milano-Cortina (Simico) sono state segnalate al Parlamento dalla Corte dei Conti. Un unico soggetto che riveste allo stesso tempo il ruolo di amministratore delegato, direttore generale e commissario straordinario nella Società infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa (Simico), con conseguenze sulla sommatoria dei benefici economici percepiti, tenendo anche conto del divieto di superamento del limite retributivo, previsto dalla legge. E poi nel 2024 una transazione con un rilevante esborso, dopo la revoca di due dirigenti. Sono due anomalie, segnalate dalla Corte dei conti, sezione del controllo sugli enti, che ha depositato e trasmesso al Parlamento la determinazione con relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria, riferito all’anno 2023, della società, che ha funzione di centrale di committenza e stazione appaltante per la progettazione e la realizzazione delle opere connesse alle Olimpiadi invernali, partecipata dai ministeri delle Infrastrutture e trasporti, dell’Economia e delle finanze (Mef), dalle Regioni Lombardia e Veneto e dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Nell’atto, di cui è relatore il presidente Marcovalerio Pozzato, viene evidenziato come l’esercizio finanziario 2023 della società abbia chiuso con un utile di 21.941 euro e presenti un incremento di 2.736 (+14%) euro rispetto all’esercizio precedente. In questo contesto, si segnala che le entrate sono state superiori alle uscite. Ma se una parte delle opere sportive previste dal Piano delle opere olimpiche e paralimpiche (8 su 40 interventi) risultava cantierizzata, evidente ritardo si presentava per le opere infrastrutturali, le cosiddette opere di legacy (solo 6 su 60 al 31 dicembre 2023), connesse a collegamenti di viabilità stradale, ferroviaria, ciclabile.
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