Patrick Kellenberger (Emerging Market Equities Strategist, Banque Lombard Odier & Cie SA): valutazioni interessanti

Patrick Kellenberger (Emerging Market Equities Strategist, Banque Lombard Odier & Cie SA): valutazioni interessanti

Milano – In seguito all’annuncio delle tariffe statunitensi del 2 aprile, le azioni dei mercati emergenti (EM) hanno subito cali significativi, in linea con i titoli statunitensi, per poi rimbalzare quando il presidente Trump ha sospeso i dazi per tutte le economie tranne che per la Cina. Con l’impatto economico complessivo delle tariffe ancora incerto, un dollaro statunitense in deprezzamento non indica necessariamente un contesto favorevole al rischio (“risk on”). I principali mercati emergenti, ad eccezione dell’India, sono ora scambiati a sconto rispetto alle loro valutazioni medie storiche. Manteniamo una posizione neutrale sulle azioni dei mercati emergenti. I risultati principali. Le azioni dei mercati emergenti sono calate insieme ai titoli statunitensi a causa dell’incertezza legata alle tariffe USA. Un dollaro più debole non ha generato maggiore domanda per gli asset dei mercati emergenti. Il rallentamento della crescita economica globale potrebbe farsi sentire in modo più marcato nel secondo e terzo trimestre del 2025. L’impatto sull’economia cinese resta la principale incognita. Prevediamo un calo delle esportazioni, ma anche ulteriori stimoli fiscali per sostenere una crescita del PIL del 4,2% nel 2025. Manteniamo una visione neutrale sulle azioni dei mercati emergenti, con una preferenza per l’India, dove le prospettive di crescita economica a lungo termine appaiono solide.