La mossa della BCE

La mossa della BCE

La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d’interesse  per la settima volta di seguito – scrive Il Corriere Della Sera – per contrastare i rischi di decrescita economica causati dai dazi del presidente americano Donald Trump. Il tasso di riferimento, quello sui depositi bancari, è sceso dal 2,5% al 2,25%. La mossa della Bce mira a sostenere l’attività economica nei 20 Paesi che utilizzano l’euro, rendendo il credito più accessibile per i consumatori e le imprese. Tassi di interesse più bassi rendono meno costoso prendere in prestito denaro e acquistare beni, dalle case alle nuove attrezzature delle aziende. Questo sostiene la spesa, gli investimenti delle imprese e si spera le assunzioni. La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto in conferenza stampa che «la forte escalation delle tensioni commerciali globali e l’incertezza ad esse associata ridurranno probabilmente la crescita dell’area dell’euro, frenando le esportazioni» e che questo «potrebbe trascinare al ribasso gli investimenti e i consumi». Ora che l’inflazione è diminuita (a marzo è stata del 2,2%, vicina all’obiettivo europeo del 2%), le preoccupazioni per la crescita sono tornate in primo piano. L’economia dei 20 Paesi che utilizzano l’euro è cresciuta solo dello 0,2% negli ultimi tre mesi del 2024.