Governo: gli ultimi interventi per la sicurezza sul lavoro
Roma – I nuovi fondi – scrive Il Corriere Della Sera – ammontano a 650 milioni di euro, che si aggiungono ad altri 600 milioni già stanziati nell’ultima legge di Bilancio per gli investimenti sulla sicurezza sul lavoro. Complessivamente le risorse superano il miliardo e 200 milioni di euro. Sono tutti fondi Inail. I 600 milioni già previsti dall’ultima manovra economica provengono dai bandi Inail per l’incentivazione della sicurezza (ISI) per progetti di miglioramento della salute e sicurezza dei lavoratori. Sono contributi parzialmente a fondo perduto destinati alle imprese che investono in sicurezza, acquistando macchinari o studiando nuovi modelli organizzativi. Anche i nuovi fondi da 650 milioni provengono dall’Inail. Si tratta di risorse non spese, un avanzo di bilancio che l’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro accumula ogni anno dai pagamenti delle aziende. È una sorta di «tesoretto» di circa 3 miliardi di euro che anziché essere ridistribuito attraverso i bandi (a volte troppo complessi), resta in cassa. Fondi che finiscono, in parte, per essere usati dal Mef per ripianare il debito. Spiega Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail: «Sono risorse che non sono a carico dello Stato perché sono già nelle casse dell’istituto». Serviranno «a potenziare il sistema di incentivi e disincentivi», ha spiegato Meloni, da destinare alle imprese che investono in sicurezza, con «particolare attenzione al mondo agricolo», premiando le aziende più virtuose. Ma saranno destinati anche alla formazione dei lavoratori. Un altro obiettivo sono gli studenti: il tema della sicurezza sul lavoro dovrà essere affrontato anche a scuola. E come annunciato dalla premier, andrà resa strutturale l’assicurazione Inail per studenti e docenti. Diversamente da quanto accaduto negli ultimi due anni, stavolta il governo non ha approvato un decreto sulla sicurezza sul lavoro, ma solo annunciato un aumento di risorse. L’obiettivo è un tavolo con tutti i soggetti coinvolti – sindacati e datori di lavoro – per decidere insieme come destinare i fondi stanziati. Sindacati e associazioni datoriali sono convocati a Palazzo Chigi l’8 maggio alle ore 10,30. Da tempo i sindacati – in particolare Cgil, Cisl e Uil – chiedono interventi più concreti per prevenire gli incidenti sul lavoro, tra questi più formazione, più controlli e l’allargamento della patente a punti anche ad altri settori, oltre a quello edile. A Palazzo Chigi chiederanno anche l’assunzione di più ispettori del lavoro, oggi ancora troppo pochi.