Pirelli: oggi il cda, accordo coi cinesi sulla governance

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Pirelli: oggi il cda, accordo coi cinesi sulla governance

Milano – Torna la serenità negli assetti di governance di Pirelli, scrive il Messaggero. Riguardo alla questione del controllo, rimasta latente per la presenza dell’azionista di riferimento Sinochem (37%), valutata ai fini Golden Power e ora intersecata dalle nuove normative statunitensi sui “veicoli intelligenti”, si sta delineando una prima soluzione. Oggi il cda di Bicocca, convocato per l’approvazione del bilancio 2024 e rinviato al 26 marzo, sarebbe pronto a riconoscere una maggioranza qualificata, che dovrebbe deliberare la cessazione del controllo cinese su Marco Polo Italia, il veicolo attraverso il quale Pechino detiene il 37% del gruppo di pneumatici. Attualmente, il bilancio vede otto rappresentanti di Marco Polo Italia e sette italiani, di cui quattro nominati da MTP-Camfin (26,4%) e tre da Assogestioni. La soluzione che si prevede venga ratificata, secondo fonti bancarie coinvolte, passerà attraverso il voto degli indipendenti: tre di Assogestioni (Paola Boromei, Giovanni Lo Stazio, Roberto Diacetti), due cinesi (l’ex ambasciatore a Teheran Alberto Bradanini, la professionista Marisa Pappalardo), due di Camfin (Domenico De Sole, Michele Carpinelli) più gli altri due, non indipendenti, sempre di Mtp-Camfin (il vicepresidente esecutivo Marco Tronchetti Provera e l’amministratore delegato Andrea Casaluci). Il conflitto interno a Pirelli, che rischiava di paralizzare il gruppo in piena fase di rilancio ed era al centro di un tira e molla, si risolve positivamente: il management e il collegio sindacale avevano accertato l’assenza di controllo cinese anche perché direzione e coordinamento sono affidati al management esecutivo; la Consob ha passato la palla al board. La quadratura del cerchio è pensata da un lato per ottemperare alle normative statunitensi che limitano l’uso delle tecnologie cinesi nei ‘veicoli connessi’ e potrebbe avere ripercussioni sul Cyber Tyre di Pirelli (il primo sistema al mondo basato su pneumatici sensorizzati che raccoglie dati vitali e li comunica in tempo reale all’auto), mettendo a rischio le vendite negli Stati Uniti, un mercato che rappresenta fino al 40% del fatturato; dall’altro, consente l’approvazione del bilancio 2024 chiarendo il controllo. Sinochem rimane con la leadership azionaria ma, nell’ottica delle regole IFRS 10, la holding statale di Pechino non ha più un’influenza dominante nella governance. Alla luce della maggioranza che dovrebbe essere ratificata oggi nel cda Pirelli a Milano, non dovrebbero esserci più tensioni: via libera, quindi, all’approvazione del bilancio da parte dell’assemblea del 12 giugno.