Nucleare: primo reattore cinese alimentato a torio

Nucleare: primo reattore cinese alimentato a torio

Roma – Nel cuore arido del deserto del Gobi, tra le dune e il silenzio, la Cina ha scritto una nuova pagina nella storia dell’energia pulita. È stato infatti acceso il primo reattore nucleare al mondo alimentato a torio e sali fusi, una tecnologia sperimentale che promette di ridurre drasticamente i rischi dell’energia atomica tradizionale. Si chiama TMSR-LF1, si trova nei pressi della città di Wuwei, nella provincia di Gansu, e rappresenta un grande passo avanti verso una produzione energetica più sostenibile, sicura e priva di emissioni climalteranti. Questo reattore sperimentale ha una potenza termica di 2 megawatt e non assomiglia per nulla ai grandi impianti nucleari a cui siamo abituati. Funziona grazie a una miscela liquida chiamata FLiBe, composta da fluoruro di litio e fluoruro di berillio, in cui sono disciolti torio e uranio HALEU (a basso arricchimento ma ad alta concentrazione). Il tutto avviene a pressione atmosferica, il che significa senza bisogno di contenitori ad alta pressione, con un impatto positivo sia sulla sicurezza che sull’ambiente. Un altro elemento innovativo è la presenza di grafite nucleare, che rallenta i neutroni durante la reazione a catena, rendendo il processo più controllabile ed efficiente. Il reattore ha raggiunto la fase critica nell’ottobre del 2023, ha avviato la produzione completa nel giugno 2024, e, cosa ancora più sorprendente, nell’ottobre 2024 è stato rifornito di combustibile senza mai spegnersi. Una procedura estremamente complessa, che pochissimi impianti al mondo possono eseguire, e che testimonia l’elevato livello tecnologico raggiunto.