Vertenza corrieri, Filt Cgil: Esselunga minaccia la cassa integrazione e dice il falso

Vertenza corrieri, Filt Cgil: Esselunga minaccia la cassa integrazione e dice il falso

Milano – Con una nota Filt Cgil stigmatizza l’atteggiamento dell’azienda Esselunga riguardo all’agitazione dei driver. “Apprendiamo con stupore le dichiarazioni a mezzo stampa di Esselunga riguardo le proteste dei corrieri in appalto”. In effetti Esselunga in un comunicato afferma, tra l’altro: “Questa situazione sta causando gravi disservizi ai clienti, con significativi sprechi di prodotti freschi – come pane, carne, pesce, frutta e verdura – rimasti bloccati nei magazzini. Il disagio riguarda particolarmente le persone come anziani e in stato di fragilità che non possono recarsi autonomamente a fare la spesa e per le quali l’e- commerce è un servizio essenziale”. “Esselunga si troverà costretta a valutare il ricorso alla cassa integrazione per circa 750 persone operanti nei centri coinvolti”. “Dal primo giorno di sciopero la Filt Cgil ha chiesto un tavolo di confronto con le Società in appalto e con il Committente Esselunga, fornendo concrete soluzioni per risolvere la vertenza, non abbiamo avuto riscontri dalle Società. Esselunga afferma che gli scioperanti hanno bloccato il rifornimento di pane e beni di prima necessità, anche questo è falso! Quando ci è stato chiesto di agevolare l’uscita del pane dai magazzini lo abbiamo fatto senza nemmeno batter ciglio” dice Emanuele Barosselli Segretario Generale Filt Cgil Milano. “È disarmante sentire Esselunga minacciare la Cassa Integrazione se non cessano gli scioperi, Esselunga è Committente di questo servizio da anni e consapevole delle condizioni dei corrieri ma si è sempre voltata dall’altra parte, non garantendo sicurezza e correttezza, ora cerca di mettere i lavoratori gli uni contro gli altri”. “Per ciò che riguarda la convocazione in Prefettura, quando siamo stati contattati abbiamo subito aderito e nelle ore successive abbiamo temporaneamente sospeso i presidi degli scioperanti come segnale distensivo. Ora decideremo insieme ai lavoratori come proseguire la protesta che comunque andrà avanti sino a quando i lavoratori non avranno concrete risposte.”