Event Industry: in Italia il lusso vale 1 miliardo
Milano – Quanto vale la event industry in Italia e quali sono le prospettive di crescita per il futuro? LimoLane, la piattaforma digitale leader nei servizi di mobilità premium per business e grandi eventi, ha organizzato a Madonna di Campiglio un evento dedicato ai propri clienti e agli operatori di settore per tracciare le prospettive future di un mercato che, in Italia, ha superato 1 miliardo di Euro nel 2024. Per l’occasione ADC Group ha presentato il report XX Monitor sugli eventi e la Live Communication che ha messo in evidenza un panorama in evoluzione, segnato da un certo ottimismo e una maggiore attenzione verso efficienza e gestione dei costi. Il mercato degli eventi ha registrato una crescita del 16,3% nel 2024 a fronte di un incremento più contenuto del 3,8% degli investimenti sui media tradizionali (Fonte: Nielsen). Un trend – questo – che dovrebbe accentuarsi nei prossimi anni con un aumento del +9% destinato agli eventi nel ’25 e altrettanto nel ‘26. Nell’ultimo anno le aziende che hanno dedicato parte del proprio budget all’organizzazione degli eventi sono cresciute del 40%. A differenza del passato, dove a dominare erano i grandi eventi, il 2024 ha registrato un incremento di quelli più piccoli, mirati e frequenti. Un trend, che sembra confermarsi almeno per il primo semestre del 2025. Tra i motivi che spingono un brand a utilizzare gli eventi come chiave strategica della promozione dei proprio prodotti vi sono in primis una comunicazione più efficiente capace di generare un ricordo (82,3%), seguita dal riuscire a comunicare in modo diretto (79,1%), ed emozionale (67,2%) al proprio target. Tra le sfide principali che i brand dovranno affrontare nel futuro vi è il bilanciamento tra esclusività e accessibilità: se da un lato i crafted events garantiscono un posizionamento premium, dall’altro aumentano le complessità logistiche che rischiano di intaccare l’aura di segretezza e di esclusività dietro al prodotto. Anche l’adozione dell’AI è un tema chiave per il futuro di questa industria. A pensarla così è il 30% degli intervistati che la considera un alleato per le operazioni di procurement e decision making, ma ne evidenzia i limiti per tutto quello che riguarda l’ambito creativo ed esperienziale. L’intelligenza artificiale, se non utilizzata con criterio, rischia di standardizzare le esperienze, riducendo il fattore di unicità che caratterizza il comparto del lusso. Per questo il settore preferisce impiegarla in modo selettivo, esclusivamente come strumento di supporto e mai come sostituto dell’elemento umano. In altre parole, creatività e l’interazione diretta restano i pilastri fondamentali per valorizzare l’identità ed esclusività di ogni brand. Sebbene il tema della sostenibilità sia stato per anni un driver cruciale, il 2024 ha visto una sua parziale messa in secondo piano. Di fronte alla necessità di ridurre i costi, il green risulta essere la prima voce di spesa a subire tagli, con una riduzione media stimata nell’ordine del 20% sugli investimenti in soluzioni ecosostenibili. L’organizzazione di eventi dal ridotto impatto ambientale risulta complessa anche considerando il fronte dei trasporti, dove l’uso esclusivo di flotte green non è ancora scalabile su larga scala. “Nel lusso la volontà di offrire eventi sempre più esperienziali si scontra con le limitazioni di budget, portando a una crescente attenzione verso la qualità del servizio offerto dai fornitori. Per questo diventa essenziale strutturare partnership di lungo termine, dove la conoscenza tra brand e fornitori permette un miglior affinamento di processi e un’ottimizzazione della supply chain” – sottolinea Francesco Righetti, Ceo di LimoLane. “Viviamo un periodo particolarmente interessante per la live communication che si ricava uno spazio sempre più importante nel media mix delle aziende. L’obiettivo di fare incontrare le persone e di mettere in relazione i brand con i target di riferimento si arricchisce grazie alle opportunità offerte dall’evoluzione tecnologia che rende l’experience delle marche sempre più coinvolgente” – afferma Salvatore Sagone, presidente di ADC Group e fondatore dei premi assegnati all’eccellenza degli eventi in ambito italiano e internazionale, Bea (Best Event Awards) Italia e Bea World.