CGIL: accendete il semaforo verde per la Città metropolitana di Milano
Milano – Nei giorni scorsi la CGIL ha tenuto un riuscito flash mob per il rilancio della Città metropolitana davanti a Palazzo Isimbardi, sede storica dell’Ente di area vasta. L’iniziativa era finalizzata a sollecitare il Governo e tutte le parti politiche e sociali affinché il tema del riordino delle autonomie locali il e il futuro economico delle Città metropolitane sia affrontato seriamente e in modo strutturale. Luca Stanzione, segretario generale CGIL Milano afferma che: “Abbiamo fatto una piccola e colorata iniziativa per evidenziare un problema che non permette ai 133 comuni dell’area metropolitana milanese di dispiegare pienamente le proprie potenzialità. Bisogna che i decisori politici acquisiscano la consapevolezza che le Città Metropolitane sono l’ossatura del Paese, ed una concreta occasione per accelerare la ripresa economica. In particolare la Città metropolitana di Milano che deve diventare lo strumento con cui orientare e governare lo sviluppo delle aree urbane, il luogo in cui si elaborano le politiche dell’abitare, della mobilità, del trasporto pubblico locale, delle politiche del lavoro, dalla pianificazione territoriale e della salvaguardia ambientale”. Alberto Motta, segretario generale FP CGIL Milano, e Alexandra Bonfanti, segretaria AALL FP CGIL Milano, aggiungono: “I lavoratori e le lavoratrici della Città metropolitana ci rappresentano quotidianamente le difficoltà che vivono nel garantire servizi fondamentali ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e al sistema delle imprese. Il personale è insufficiente e le risorse economiche inadeguate per garantire una puntuale manutenzione dei 750 chilometri di strade e di oltre 150 edifici scolastici di competenza, a ciò si aggiungono tutte le nuove attività connesse ai finanziamenti ottenuti attraverso il PNRR, il governo deve fare la sua parte fino in fondo e garantire risorse economiche adeguate per il rinnovo del contratto collettivo nazionale che finalmente riconosca il valore del lavoro di chi opera del sistema delle autonomie locali”.