Ministero della Sanità: la Lombardia perde posizioni e scivola in settima posizione

Ministero della Sanità: la Lombardia perde posizioni e scivola in settima posizione

Roma – La Lombardia scivola in settima posizione, perdendo quasi 14 punti in un anno, nella classifica del ministero della Salute che valuta la qualità delle cure delle Regioni. Tutta colpa di un indicatore, replicano dalla direzione generale Welfare: in particolare, quello sui ricoveri dei bambini per asma e gastroenterite. Le «pagelle» del «nuovo sistema di garanzia», relative al 2023, valutano tre categorie: la prevenzione, l’area distrettuale (relativa alla sanità territoriale) e quella ospedaliera. Per ciascun capitolo vengono selezionati alcuni indicatori e assegnati i punteggi in base alle performance. Ed ecco i risultati. In testa il Veneto con 288 punti, seguono la Toscana, la provincia di Trento e l’Emilia-Romagna (praticamente a pari merito, se non per qualche decimale), il Piemonte, l’Umbria e la Lombardia (molto vicini come esiti) con 257 punti, in calo rispetto ai 270,93 dell’anno precedente. La sanità lombarda «tiene» nel settore ospedaliero, migliora nella prevenzione ma crollo nell’area distrettuale, passando dai 94,66 punti del 2022 ai 76 del 2023. Perché questa perdita di posizioni? I beninformati affermano che l’assenza dei tecnici lombardi dai tavoli romani abbia pesato sulla scelta degli indicatori e quindi sui risultati. Per la direzione generale Welfare, alcuni dati valutati «sono poco rappresentativi delle reali performance». E cita proprio l’area distrettuale, dove il «tasso di ospedalizzazione standardizzato in età pediatrica per asma e gastroenterite» abbassa il punteggio, pur rappresentando 1.440 casi su oltre 1,3 milioni di ricoveri annuali. Inoltre il dato è stato in parte contestato, ma senza esito.